La nostra recensione in anteprima del film Margherita delle stelle, sulla straordinaria vita dell’astrofisica italiana Margherita Hack
Arriva martedi 5 marzo, in prima serata su Rai1, il film ‘Margherita delle stelle’ un ritratto sulla grande astrofisica italiana Margherita Hack. Ad interpretare la protagonista è l’attrice Cristiana Capotondi, insieme a lei nel cast Cesare Bocci interprete del padre Roberto, Sandra Ceccarelli e Flavio Parenti rispettivamente la madre e il marito della Hack, Maria Luisa Poggesi e Aldo De Rosa. La regia è di Giulio Base, che torna dopo 12 anni a lavoro su un prodotto Rai, mentre la scrittura è di Monica Zapelli con Federico Taddia. ‘Margherita delle stelle’ è liberamente ispirato al libro autobiografico “Nove vite come i gatti” scritto da Margherita Hack insieme allo stesso Taddia.
Margherita delle stelle: Recensione
Nel corso del ‘900 sono state tante le donne italiane che si sono distinte in campo scientifico, diventando dei veri e propri punti di riferimento per intere generazioni. Una di queste è l’astrofisica Margherita Hack, una delle figure più note e apprezzate dell’ambiente accademico e non solo. I nati negli anni ’80 hanno avuto più volte il piacere di ascoltare in tv i suoi racconti sull’Universo e su ciò che è più lontano da noi. Ed è proprio in tv che arriva ‘Margherita delle stelle’ il primo ritratto intimo della più grande scienziata e, come tutti i biopic, il film dà uno sguardo in più sulle origini e sulla vita personale della protagonista.
Margherita delle stelle: Un ritratto intimo
Il film ‘Margherita delle stelle’ regala uno sguardo, ai più sconosciuto, sull‘infanzia e sull’adolescenza di Margherita Hack. Si torna indietro nel tempo, nella Firenze del 1929 dove una allegra e curiosa Margherita si fa strada nel mondo, appoggiata da due genitori attenti, moderni e soprattutto liberi. Gli anni del fascismo e dell’adolescenza sono i più formativi per la giovane, che fin da bambina si sente un pesce fuor d’acqua nei confronti delle sue coetanee. Lo sport ha un’importanza vitale per la sua crescita soprattutto per l’accettazione della vittoria, mentre sarà proprio il percorso accademico a farla emancipare come donna, prima che come scienziata.
Margherita delle stelle: Recensione, un racconto semplicistico su una vita straordinaria
Il racconto, seppur semplicistico nonchè sbrigativo nel riprodurre gli anni da adulta dell’astrofisica, adempie quasi del tutto ai suoi doveri. Oltre alla celebrazione, lo scopo dei biopic su personalità eccelse è quello di ispirare le generazioni a prendere esempio da chi le ha precedute. Si è dato spazio, legittimamente, ai sentimenti come il bellissimo rapporto con i genitori e il matrimonio puro col marito Aldo De Rosa, suo amico d’infanzia. Il film viene arricchito con la voce fuori campo, che riproduce le parole scritte all’interno della biografia “Nove vite come i gatti” dalla stessa Margherita Hack, una carezza per lo spettatore.
‘Margherita delle stelle’ affronta anche le debolezze, se cosi si possono chiamare, di Margherita che ancora in fase di crescita si unisce, involontariamente, al Fascismo per poi condannarlo una volta rivelatosi una dittatura a tutti gli effetti. Il suo ribellarsi alle leggi razziali è di ispirazione.
Margherita (Hack) delle stelle
Purtroppo il film ha anche dei difetti a partire proprio dal titolo che dimentica sbadatamente il cognome Hack (pensiamo sia arrivata l’ora di metterci in pari anche su questo). L’uguaglianza tanto professata nel film, che condanna a pieno la società patriarcale, l’avremmo voluta vedere anche lì.
Margherita delle stelle: Cristiana Capotondi è la Hack
Cristiana Capotondi interpreta Margherita Hack dall’adolescenza fino all’età adulta e per quanto l’attrice romana si sia impegnata nel calarsi nei panni di un’adolescente e a riprodurre fedelmente per altro l’accento fiorentino, la sua età non mente. La Capotondi ha la fortuna, si, di sembrare più giovane ma cosi come il resto degli interpreti, invecchiati o ringiovaniti all’occorrenza si perde la giusta credibilità a livello estetico, mai interpretativo per fortuna.
Uno sguardo più cinematografico avrebbe giovato alla visione del film che in alcuni momenti pecca di eccessivo sentimentalismo nella regia.
Emancipazione, anticonformismo e unicità
Su questo punta ‘Margherita delle stelle’, non approfondendo il lavoro scientifico che forse il pubblico generalista non avrebbe totalmente recepito. Un prodotto dedicato ai più giovani, la storia di Margherita può ispirare e soprattutto aiutare le ragazze e i ragazzi a trovare la propria strada nel mondo e a non conformasi per colpa della società. Una vita da scoprire non solo da parte della Generazione Z ma anche e soprattutto dai loro genitori, cosi da condurre i propri figli alla libertà.
‘Margherita delle stelle’ andrà in onda lunedi 5 marzo in prima serata su Rai1, il film sarà disponibile anche sulla piattaforma RaiPlay.
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