Il nuovo episodio di Chicago PD porta un nuovo volto all’interno dell’Intelligence di Hank Voight
Come accaduto per Chicago Fire, anche il nuovo episodio di Chicago PD non è particolarmente coinvolgente. O almeno questa è la sensazione che ho avuto nella sua prima parte. Poi, dopo le parole di Kevin e la rabbia di Adam, qualcosa cambia. Dopo la consapevolezza che Andre ha dimenticato che in questa storia ci sono due vittime nere da difendere, a cui dare giustizia. E non si trovano nella casa di chi ha fatto la sua scelta. Quella di occultare le prove di un omicidio. Di aiutare a distruggere due vite e due famiglie.
Ma è anche vero che questo episido di Chicago PD porta più vittime con sé. Anche il piccolo Theo è una vittima di quella vita che gli viene imposta. Dalla sua malattia, da suo fratello che sceglie di aiutarlo commettendo una serie di crimini. Le cose potevano essere gestite in modo diverso? Forse. Ma la verità è nelle parole di Kevin: “Chi sceglie questa strada sa che la morte fa parte del gioco“.
Il nuovo episodio di Chicago PD ci fa conoscere quella che probabilmente diventerà una recluta nell’Intelligence. Un novellino. Come lo è stato anche Adam, come Kevin e Jay. Andre è il collega del poliziotto che ha premuto quel grilletto con la convinzione di averlo fatto per la giusta ragione, nello scorso episodio. E’ lui ad andare sotto copertura quando due vite vengono spezzate perché hanno provato a lottare. O a non guardare dall’altra parte. Il giovane poliziotto appare sotto richiesta della nuova sovrintendente che continua ad essere diversa da chi l’ha preceduta.
Con regola diverse, anche per lei tutto ciò che conta è la giustizia. E pian piano sta riuscendo ad entrare nel mondo di Voight. Fidandosi e lasciando che il sergente impari a fidarsi. Hank Voight asseconda la richiesta. Non ha ancora deciso se quel ragazzo potrà far parte della sua unità, ma sceglie di dargli una occasione. In più, adesso ha un favore da riscuotere.
Nessuno dei detective dell’Intelligence è al centro di questo episodio di Chicago PD. Quel ruolo spetta ad Andre. Quello di un giovane poliziotto di colore che vorrebbe cambiare le cose. Che vorrebbe fare di più, ma c’è qualcosa che manca. Ed è l’esperienza. Quella che sta acquistando Kevin. Quello che Hank Voight si porta sopra le spalle dopo anni passati a capire le strade della sua città. Come difenderle. O, almeno, come cercare di farlo nel miglior modo possibile. Ma è sempre una questione di scelte. A capire che “esserci, è parte della soluzione“.
E anche Andre fa la sua. Vuole, in qualche modo, provare a salvare quel ragazzo che si prende cura del suo fratellino, ma le cose non possono sempre andare come vorremmo. C’è un obiettivo. Prendere chi ha sparato, chi ha premuto il grilletto. Dare giustizia a quelle famiglie “nere e indifese“. Proprio come le descrive Andre.
Ed è qui che le parole di Kevin, prima ancora di essere pronunciate, diventano la sola verità che abbiamo. Purtroppo, quando si percorre una strada, quando si fanno certe scelte, i modi in cui le cose possono finire sono ben pochi. E la morte è uno di quelli. Nel migliore dei casi finisci dietro le sbarre.
Andre è ancora inesperto. Nel lavorare sotto copertura. Nel muoversi in quel “gioco” di cui vuol far parte. Dovrà trovare il suo modo per agire. Come ogni detective e poliziotto dell’Intelligence ha fatto e continua a fare. Ma per il momento deve essere pronto ad ascoltare, osservare, capire. E quella voce che sarà importante per lui è proprio quella di Kevin che in questo episodio di Chicago PD cerca di proteggerlo, ma mettendo in chiaro una cosa: se non sei pronto, fai un passo indietro.
Il nuovo episodio di Chicago PD ci mostra Kevin e Adam dopo quanto accaduto la scorsa settimana. Sono tornati a coprirsi le spalle. Anzi, non hanno mai smesso di farlo. Sono l’uno la famiglia dell’altro, nonostante tutto e tutti. E vederli tornare a sorridere insieme, proteggersi e capirsi… è al momento tutto ciò di cui avevamo bisogno. Se poi aggiungiamo l’acquisto di un bar… il pensiero corre al Molly.
Si può cercare di aiutare un criminale? E’ giusto provare a proteggere un ragazzo, un uomo che ha scelto di seguire la strada sbagliata? Si, la risposta non potrebbe essere altrimenti. Hank ci ha provato più volte, come tutti i membri dell’Intelligence. Ma ci sono casi e momenti in cui bisogna capire cosa va fatto. E, in questo caso, Andre ha perso di vista l’obiettivo. Imparerà? Non potrebbe essere altrimenti se resterà accanto all’Intelligence.
Detto questo, un ultimo punto: che fine ha fatto Makayla? E quando otterremo questo lieto fine firmato Burgess? Speriamo non resti un altro mistero della fede.
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