Operazione Vendetta: Recensione di un action Spy non proprio riuscitoOperazione Vendetta: Recensione di un action Spy non proprio riuscito Photo courtesy of 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Recensione di Operazione Vendetta, il film di James Hawes con Rami Malek e Laurence Fishburne, nelle sale da domani 10 Aprile

Esce domani 10 Aprile, nelle principali sale cinematografiche italiane Operazione Vendetta, il film di James Hawes con Rami Malek e Laurence Fishburne. Abbiamo avuto la possibilità di visionare la pellicola in anteprima e adesso siamo pronti a darvi la nostra recensione. 

Charlie Heller (Malek) è un brillante ma profondamente introverso decodificatore della CIA che lavora in un ufficio nel seminterrato del quartier generale di Langley e la cui vita viene sconvolta quando sua moglie viene uccisa in un attacco terroristico a Londra. Quando i suoi supervisori si rifiutano di agire, l’uomo prende in mano la situazione e si imbarca in un pericoloso viaggio intorno al mondo per rintracciare i responsabili, usando la sua intelligenza come arma principale per sfuggire ai suoi inseguitori e vendicare la moglie.

Operazione Vendetta: Recensione di un action Spy non proprio riuscito

Tratto dal romanzo “The Amateur” di Robert Littell, Operazione Vendetta è un thriller serrato, un film che non si focalizza solamente sull’azione ma preferisce alternare quest’ultima con delle scene psicologiche incentrate sull’introspezione rendendo il film equilibrato.

Operazione Vendetta: Recensione di un action Spy non proprio riuscito
Operazione Vendetta: Recensione di un action Spy non proprio riuscito

L’ottima fotografia

La fotografia di Martin Ruhe (The Midnight Sky, Control) è uno degli elementi più curati del film. L’utilizzo dei toni freddi, grigi, è assolutamente coerente con il mondo alienante dell’intelligence americano. Gli ambienti claustrofobici situati all’interno degli uffici della CIA e gli spazi urbani che l’agenzia controlla costantemente riescono a creare allo spettatore un senso costante di minaccia imminente.

Con tutti il rispetto per Rami Malek, bravissimo attore ma non si può certo dire che sia il classico macho alla Mission Impossible. Ecco perché il film colpisce più per il lato umano, che per quello del genere Action. Malek è un protagonista insolito, il suo Charlie ha un qualcosa di Elliot Alderson meno la sua malattia mentale, anche se siamo onesti, chi di voi che ha una conoscenza della serie di Sam Esmail, non ha pensato immediatamente a Mr Robot nel momento in cui Charlie Heller ha una seduta con uno strizzacervelli?

Purtroppo però Operazione Vendetta ha troppi problemi. A partire dalla caratterizzazione dei personaggi malvagi, tutti funzionali alla trama, ma terribilmente piatti e assolutamente dimenticabili. Nessun antagonista ha davvero uno spessore tale da farsi ricordare, sono più archetipi che personaggi reali.

Il che è un vero peccato se pensiamo alle enormi doti recitative di Michael Stuhlbarg, memorabile il suo Richard Sackler nella serie televisiva Dopesick o Holt McCallany, l’impassibile e insensibile Fritz Von Erich in The Iron Claw.

Sfortunatamente, questo problema riguarda anche il resto del cast. Attori come Julianne Nicholson, Rachel Brosnahan o Adrian Martinez che nel corso della loro carriera hanno ampiamente dimostrato di essere attori di spessore, in Operazione Vendetta sono sottoutilizzati, con alcuni ruoli ridotti quasi a dei camei.

Va bene costruire una storia attorno al suo protagonista ma bisogna valorizzare anche il resto del cast.

E che dire della sceneggiatura?

Piena di snodi narrativi già visti nel genere. Alcune svolte sono delle vere e proprie telefonate, con l’effetto sorpresa ridotto quasi a zero. Il che è molto strano per James Hawes, che sebbene si trovi davanti alla sua prima vera opera come regista, la sua esperienza televisiva in serie come Black Mirror o Slow Horses, denotavano un forte senso di appartenenza a questo genere.

Inoltre, c’è un utilizzo totalmente errato delle tempistiche narrative, con la percezione che i tempi utilizzati all’interno della storia, nel rappresentare determinati avvenimenti, siano del tutto sballati. Un esempio lampante risiede nell’addestramento del protagonista, che sembra svolgersi il tutto, in un paio di giorni, non riuscendo a trasmettere la sensazione che il tempo sta scorrendo.

Oltre alle errate tempistiche narrative all’interno di Operazione Vendetta, possiamo osservare anche degli sviluppi incoerenti che hanno danneggiato ulteriormente la buona riuscita del film. In particolare la scena dove Charlie, dopo aver passato mille peripezie, e aver rischiato di morire almeno una decina di volte, decide l’escamotage di utilizzare un programma che gli consente di mettere l’immagine del suo volto sulle inquadrature di altre persone in modo da confondere tutti quelli che lo stanno cercando, e viene spontaneo chiedersi, non poteva farlo prima???

In conclusione Operazione Vendetta è un’opera stilisticamente curato, con un’ottima fotografia e una buona performance del suo protagonista, ma rimane comunque un film pieno difetti.

Operazione Vendetta, nelle sale da domani 10 Aprile

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